venerdì 17 gennaio 2014

“Come toppare rovinosamente il primo approccio con una donna in 10 facili mosse” e altri racconti


Ciao, sono sempre io. Mi chiedevo: voi, Uomini sulla falsariga di Richard Gere in Autumn in New York, dove vi nascondete? Alain Delon del nuovo millennio, è proprio voi che cerchiamo!
No perchè se qualcuno mi fornisse la prova documentata della vostra effettiva esistenza, mi offrirei volontaria capo-gruppo di spedizioni nel sottobosco della giungla del Kerala per recuperarvi. 
Risalirei a nuoto il Mekong come un salmone senza nemmeno pensarci. Dico davvero.

Me lo chiedo con religiosa costanza ogni giorno che il glorioso Signore manda su questa Terra, dove siano finiti gli uomini attributi-muniti. Non che io sia un’esperta sul tema, anzi...però voglio dire: di primi appuntamenti con ragazzi (gli uomini sono quelli che hanno atteggiamenti dal genere “Richard Gere in Autumn a NY in poi) ne ho avuti - che poi nove volte su dieci uno dei due si sia dissolto nel nulla immediatamente dopo il primo caffè, senza dare più segni di vita (che a volte stavo quasi per farlgiela una chiamata - se non altro per controllare che non fossero stati colti da un ictus nel sonno*), è un’altra avvincente storia.


*Il riferimento a Miranda in SATC è palese. Per chi non lo dovesse cogliere: Miranda esce con un uomo, che non la richiama il giorno dopo, nè quello dopo ancora. Lei, indispettita, lo chiama per fargli IL pezzo vero. Risponde la madre di lui. La nostra eroina, senza battere ciglio, comincia a fare il pezzo alla madre, accusandola di aver miseramente fallito nella sua missione educativa. 
La signora la fa finire, per poi informarla che il figlio era morto nella notte, colpito da un infarto, "altrimenti l'avrebbe richiamata sicuramente". Segue mortificazione totale e profondo senso di inadeguatezza provato da Miranda.

Dicevo, gli appuntamenti. Eh. Mo' non è per stare a fare sempre l’acidona femminista BruciamoIReggiseniInPiazza - perchè, al contrario, sono convinta che buona parte di questa generalizzata involuzione dei maschietti sia sostanzialmente dovuta ad agghiaccianti atteggiamenti di noi donne - però “ho visto cose che voi umani..” proprio. 
Per il vostro trastullo ecco qui una storiella scelta ad hoc, ambientata in una dimensione spazio-temporale molto molto lontana, il cui titolo è “Come toppare rovinosamente il primo approccio con una donna in 10 facili mosse”

Il Fato volle che la Signorina XX e il Signorino XY si trovassero un giorno alla stessa festa. 
I due non si erano mai visti prima, e anche dopo essersi visti di sfuggita tra un bicchiere di vino bianco e una fetta di mozzarella di bufala, non è che si fossero filati più di tanto.
Anzi in realtà proprio per niente. 
N.B.: [Ma questo fa parte dell’affascinantemente misteriosa tattica di conquista: non ti filo dal vivo perchè fa mistero, ma poi su whatsapp/facebook/sms/email/chipiùnehapiùnemetta ti farò vedere quanto sono uomo e quanto valgo. Attenzione: da evitare la telefonata, che fa troppo OMO]
Si fece una certa e XX si incamminò verso la macchina, quando all’improvviso *SURPRISE* le arrivò un sms. Il mittente era salvato sul cellulare con il nome di XY. Ma: 
1- XX non conosceva nessuno con il nome di XY 
2- XX e XY non si erano rivolti la parola per tutta la sera
3- Anche se fosse stato questo il caso, XX non gli avrebbe dato il suo numero manco a morire. 

L’ardito messaggio recitava: “ti ho visto alla festa...un solo aggettivo: splendida” 

Sprecherei più di qualche parola per analizzare il contenuto del messaggio, ma le mie latitanti doti di sintesi e il mio spiccato buon senso mi frenano dal farlo. Anche perchè si commenta abbastanza da solo, no?

Ah, decisamente rilevante ai fini del racconto, il fatto che XY aveva(/ha?) una quantità di anni in più di XX che volendo contarli sulla punta delle dita, avreste bisogno di 3 mani. 

XX, superato lo sturm und drang interiore, chiama ripetutamente l’amica che l’aveva invitata alla festa per avere delucidazioni sulla dinamica dell’evento. Niente. 

Insomma, long story short, solo la mattina seguente XX riesce a scoprire l’agghiacciante cronologia degli eventi. 
Lo scaltro XY, dopo averla adocchiata, approfitta di un momento in cui XX aveva incautamente lasciato la borsa incustodita su un divano per, nell’ordine:
-aprirla
-prendere il cellulare di XX (che da quel giorno è stato munito di codice: non si finisce mai di imparare)
-memorizzare il numero di XY sul cellulare di XX
-fare uno squillo sul cellulare di XY, da quello di XX per avere così il numero di XX in modo da poter raggiungere il nobile scopo di mandarle quel messaggio. Del tutto evitabile, aggiungerei io. 

Sì, è tutto tristemente vero e documentato. Dall'inizio alla fine. No montature, no esagerazioni.

Ho meditato a lungo su quali motivazioni abbiano potuto spingere l’individuo a compiere un simile gesto. Mi sono fatta molte domande e data ancora più risposte, invano. 

L’unica certezza che ho è che l’illustrissima madre di XY può considerare tragicamente FALLITA la sua missione genitoriale. 

Saluti e abbracci!

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