mercoledì 9 aprile 2014

Siti di online dating, gatti, guacamole e altri disastri newyorkesi

Da New York con furore.
Il "don't love me" non potrebbe essere piu appropriato, il "feed me" consiste sostanzialmente in vino e guacamole, quindi lasciamo perdere.

Momento numeri: pare che a New York su 10 persone, 7 siano uomini, di cui 5 gay, e 1 in una relazione stabile. Vojo dì. Che potrebbe anche andare bene se non fosse che, ve lo dico con tutta la serenità del mondo, quelli che "devono morì male" (quelli da prendere a capocciate a due a due finché non diventano dispari, per capirci) li hanno tutti schiaffati qua. Tutti tutti.  Quelli che spariscono. Ma non lo fanno dopo settimane di frequentazione, che li magari è perché tu (io/noi donne) ti stai accollando tipo lacca di Moira Orfei. NO. Dopo il primo date, andato meravigliosamente bene, ti mandano pure il messaggio carino la mattina dopo (addirittura prima dell'ora di pranzo- che se non è interesse questo, non lo so io..).
Tu poi tu gli rispondi. Fai passare quella mezz'ora d'obbligo, si. Ma gli rispondi. Gli rispondi e loro non rispondono più. Più. ZERO. Desaparecidos. Andati. Gone. Addio. Ciao.

Che tu rimani come Gatto Silvestro dopo che ha preso la padellata in faccia da Titti: frastornata.
Non ci rimani manco male, ti viene quasi da pensare "ma che c'ho qualcosa tra i denti?".
Perché è proprio come quando stai parlando con qualcuno, va tutto bene e poi all'improvviso, senza motivo apparente, il qualcuno comincia a fare facce strane.
Il motivo è che tu hai qualcosa tra i denti e non lo sai.

Alla terza volta che ti capita un episodio del genere pensi:
1) vabbè allora il problema sono io che attiro i matti con la calamita
2) vabbè allora il problema sono io che li faccio scappare tutti
3) niente di quanto sopra. Il problema è New York.

* "ma non é che magari sei così sfigata che li fai scappare tu e fine della storia?" Si, sicuramente anche quello. Ma quando parli con 5, 10, 20 donne e tutte ti raccontano esperienze che alle tue je spicciano proprio casa, capisci che il problema non sei SOLO tu.

Oggi sei la donna della sua vita, domani lo trovi a cena con una bionda nel ristorante di fronte a quello in cui stai cenando tu. (True story, che mi ha fatto capire che Sex and the City non è fiction, ma la quintessenza del realismo)
Non dico che non succeda anche nella provincia di Frosinone, per carità. Però qui pare la regola.
Qui non c'è mai tempo per fare niente, ma si finisce comunque per fare tutto.
In nome dell'ottimizzazione del tempo, le app e i siti di online dating sono una realtà.
Pare che se non stai su Ok Cupid non sei nessuno.
Ora, mi sono sempre considerata sufficientemente open minded nei confronti di tutto e tutti, ma questo ancora fatico a digerirlo.

Era un ordinario venerdì sera di vino e chicchere post-lavoro nel West Village quando mi è stato svelato il magico mondo di Ok Cupid.
Funziona cosi: quando ti registri, devi rispondere a un centinaio di domande che vanno da

-"Un ragazzo che è andato a letto con 100 ragazze è una brutta persona?"
-"Prima del primo appuntamento con una persona, la googli?"
- "Consideri drogarti con il tuo partner un'attività romantica?"

a

- "Prenderesti in considerazione l'idea di avere una relazione con qualcuno che ha avuto rapporti omosessuali?"
- "Pensi che le donne abbiano l'obbligo di avere le gambe depilate?"

passando per

-"Ti piacciono i cani o i gatti?"
-"Qual'è il numero successivo della serie? 1, 4, 10, 19, 31,… "(con opzioni: 36/48/46/non lo so)
- "Quanto spesso ti fai la doccia?"

Tutto questo (domandina di logica simil- test di ammissione alla Luiss inclusa) per creare la percentuale di compatibilità.
Insomma: in base alle risposte che dai, ti escono sulla homepage tutte le foto con i faccioni dei maschi che potrebbero essere i futuri padri dei tuoi figli.

Qui trovi la qualunque.
C'è quello convinto che se la fa davanti allo specchio. Con l'iphone. In bagno. E ha l'espressione da macho-che-non-deve-chiedere-mai.
C'è quello con il bambino in braccio (generalmente è anche un bel ragazzo) che ti vuole dire "sono figo ma tenerone"
C'è poi quello con la mamma nella foto (che voglio dire…)
I cessi a pedali veri mettono una foto sgranata, scura e in cui hanno gli occhiali da sole. Ma questo è un trucchetto vecchio.

Il premio però lo vincono quelli che, tenetevi forte, HANNO LA FOTO CON IL GATTO.
Sarebbe così affascinante indagare il flusso di pensieri che precede la scelta di una foto del genere come "biglietto da visita" per un sito di online dating.
Nel senso: puoi essere anche Louis Garrel, ma la selfie col gatto in braccio ha vinto il premio di più potente anticoncezionale naturale al mondo!

Gatti o non gatti, questo sito pare abbia creato più primi appuntamenti di Alessia Marcuzzi ai tempi di "Colpo di Fulmine"..ma per il resto è solo una vetrina in cui le stesse facce di questi sfigatoni 2.0 appaiono sulla home delle persone che stanno online più frequentemente e passano la giornata a mettere i "like" sui profili delle D.D.N. (Donne Disperate Newyorkesi. Alla quale appartengono democraticamente di default TUTTE le donne che vivono su questo fazzoletto di terra).

Questa "premessa" per arrivare al momento New York di ieri sera.
Appena uscite dall'ufficio, io e questa amica scendiamo dalla M su 14th street.
Mentre stavamo per salire le scale lei si interrompe e indicando il ragazzo che stava camminando verso di noi fa "quello sta sempre online su Ok Cupid!"

Praticamente questa città è più pesino del paesino in provincia di Brescia sperduto nella nebbia, di quelli che finisco su "La Vita in Diretta" perchè c'è la nonnina di turno che ha compiuto 102 anni.
Se arrivi a beccare lo sfigatone che ti stalkera su Ok Cupid in metro, è la città che ha troppi pochi abitanti…o davvero TUTTI  sono iscritti a un sito di online dating?

Ho paura sia la seconda.
Ho paura di conoscere uno IN UN CONTESTO REALE, magari carino-interessante-intelligente-non montato-e-affascinante, e poi scoprire che è iscritto anche lui a Ok Cupid.
Ma soprattutto ho il terrore di scoprire che  è uno di quelli che ha la foto profilo con il gatto in braccio.